martedì 1 maggio 2018

Medicina Omeopatica o farmaci omeopatici? I trucchi della disinformazione dei media...


Oggi leggevo un indagine pubblicata sul "Sole 24 ore" riguardo il consumo dei rimedi omeopatici e ho voluto fare alcune osservazioni. Ebbene, i dati forniti da un indagine della DoxaPharma dicono che l' 82% dell' italiani hanno fatto uso dei rimedi omeopatici. La maggior parte delle volte si tratta di passaparola tra amici, parenti che al ruolo dei medici. D' altro canto dalla ricerca è emerso che per la maggior parte degli intervistati il medicinale omeopatico è un prodotto naturale che non ha effetti collaterali, ma viene ignorato a cosa serva esattamente e come funzioni. Inoltre come emerge dall' indagine il 40% degli intervistati accetterebbe la prescrizione di un farmaco omeopatico dal proprio medico senza fare domande.
Ecco dunque dove si focalizza il problema dell' informazione. All' utente non interessa cos' è la Medicina Omeopatica e la figura professionale del medico omeopata che la esercita, ma interessa come funziona il medicinale omeopatico! Siamo arrivati all' assurdità senza precedenti. Si cerca dunque di separare due elementi che fanno parte della stessa modalità di cura. E come dire che per assumenre un farmaco o un antibiotico devi capire come funziona e non fai riferimento al tuo medico che sa il perchè, il come, quando, e attraverso quale modo il paziente lo deve prendere per ottenere i risultati terapeutici validi. Quindi, anzichè capire che per poter assumere il farmaco omeopatico questo dev' essere valutato dal medico esperto, formato adeguatamente attraverso un percorso di preparazione scientifica, l` informazione e il pubblico si orienta sul prodotto (farmaco omeopatico) che senza la conoscenza approfondita non può produrre alcun effetto terapeutico. Poi i media divulgano notizie del tipo "L' OMEOPATIA è  ACQUA FRESCA". Ma è paradossale! Mi sembra che sia arrivata l` ora per un informazione trasparente senza distorsioni. 
In ogni caso e nonostante il modo col quale presentano i media di vario tipo, le cure omeopatiche hanno un buon inserimento nella coscienza del pubblico che vuole essere informato in maniera trasparente.
A questo punto vorrei inoltre menzionare che fino ad oggi solo il governo svizzero ha affrontato con serietà la questione della cura omeopatica e ha preso posizione a favore dopo analisi approfondita degli studi in merito (Bornhoft e Matthiessen, 2011). Contestualmente, dopo un attenta “valutazione delle tecnologie sanitarie” sulla medicina omeopatica, il governo svizzero dichiara che questa è molto più completa di qualsiasi precedente relazione governativa scritta su questo argomento fino ad oggi. Non solo questa relazione ha esaminato attentamente le evidenze scientifiche provenienti da prove cliniche randomizzate a doppio cieco e placebo sui farmaci omeopatici, è stata anche valutata l’efficacia reale, nonché la sicurezza e la convenienza in termini di costi. Il report ha inoltre condotto una revisione altamente completa del grande corpo di ricerca preclinica (ricerca fisico-chimica, studi botanici, studi sugli animali e studi in vitro con cellule umane). In accordo con le precedenti affermazioni, dopo aver valutato la ricerca di base pre-clinica e gli studi clinici di alta qualità, la relazione svizzera ha affermato che l’elevata efficacia delle cure omeopatiche sembra indurre effetti regolatori (ad esempio, effetti di bilanciamento o normalizzazione) e cambiamenti specifici nelle cellule o negli organismi viventi. Ovviamente per avere  i risultati desiderati serve l' analisi clinica del medico omeopata esperto. La relazione ha anche riferito che 20 dei 22 riesami sistematici dei test di ricerca clinica sui farmaci omeopatici hanno rilevato almeno una tendenza a favore dell’omeopatia. (Bornhöft, Wolf, von Ammon, et al, 2006).
Purtroppo, in Italia ancora facciamo fatica ad accettare che la Medicina Omeopatica offre non solo il vantaggio di essere una medicina naturale ma anche la possibilità di valutare e curare il paziente nella sua integrità psico-fisica e mentale senza dover ricorrere a specialisti per "scomparti o apparati differenti" in modo efficace e con notevole risparmio economico.
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